BNC

BNC

RESIDENZIALE
Brisighella (Ra), 2023
Ristrutturazione residenza privata

L’edificio oggetto della ristrutturazione è una piccola casa colonica situata sui rilievi che accompagnano la strada provinciale fra Brisighella e Riolo Terme, affacciata sui calanchi del Parco della Vena del Gesso.
Fortemente compromesso da numerosi interventi autoreferenziali, realizzati da chi l’aveva abitato nel corso degli anni, l’edificio si presentava di difficile interpretazione. Il primo lavoro è stato quindi leggerne la forma originaria, recuperarne la dimensione funzionale per poi ridefinirla con nuovi obiettivi di uso abitativo, soprattutto per gli spazi dedicati ai servizi.
Durante i vari sopralluoghi, l’idea predominante è stata di salvaguardarla il più possibile, mettendo a nudo la materia di cui era composta e integrandola con elementi di recupero cercati dai vari raccoglitori della zona.
Si è partiti da pulizia e ristrutturazione di muri in sasso e in mattoni, travi in legno, architravi e infissi. Contemporaneamente si è scelto tutto ciò che era da sostituire o che sarebbe servito per completare il progetto di recupero: travi in legno, pietre e sassi, mattoni e tavelle, coppi vecchi.
Anche per le finiture si è proceduto con lo stesso criterio. Il pavimento del piano terra in cotto è stato smontato e recuperato da un palazzo storico del centro della città. Le mattonelle in cemento con varie decorazioni sono state miscelate per il pavimento della sala pranzo, e sono stati utilizzati architravi in legno ed elementi in metallo, banchine e grosse lastre di pietra per gli scalini necessari per svincolare i vari livelli che connotano la struttura dell’edificio.
Tutta l’operazione non è stato solo un puro recupero filologico della tipologia originale, ma anche e soprattutto l’intenzione di sottolineare la giusta integrazione tra genius loci e innovazione tecnologica, capace di gestire correttamente un’abitazione contemporanea, come una pelle armoniosa che riveste un sistema nervoso efficiente e solido.

Tutto è stato fatto su disegno specifico. Ogni particolare racconta con segni e forme l’abitare in sintonia con lo spazio circostante: dal recupero delle pietre usate per ricostruire alcuni muretti da una cava di gesso, all’utilizzo della terra del posto per creare il rivestimento di uno dei bagni.
Ovviamente anche gli arredi sono per la maggior parte di recupero. Uniche eccezioni sono la cucina completamente disegnata su misura e realizzata in cemento e legno, sia nelle basi sia nell’isola centrale, un grande tavolo con inserite cementine decorate, posto nella veranda in metallo verniciato colore bronzo, e infine gli arredi dei bagni, sempre in cemento.

Il progetto illuminotecnico combina luci tecniche con lampade di recupero. Gli scuri a filo parete sono fatti su misura con assi di legno di castagno, mentre le porte interne sono recuperate da altri vecchi edifici, come la porta d’ingresso principale in ferro, e il grande portone scorrevole, dello stesso materiale, che chiude la vetrata apribile della cucina.
Il giardino, pensato con l’aiuto di un agronomo, riprende nelle intenzioni i concetti di tutto l’intervento. Le piante esistenti, sistemate dopo anni di incuria, sono integrate con essenze nuove locali, per delimitare percorsi e dirupi, aree di verde addossate all’edificio e spazi aperti utilizzati per le relazioni e il riposo.
Tutto è stato pensato per dialogare coerentemente, creando una delicata melodia di sottofondo alle lunghe giornate luminose estive e a quelle più corte e soffuse invernali, ispirati da un paesaggio stupendo come quello delle morbide colline romagnole.
Nella complessità abbiamo cercato quell’empatia progettuale, aggiungendo solo ciò che serve ad un quadro già di per se eclettico, con l’obiettivo di essere completi senza però essere eccessivi.


SIRIO

SIRIO

DIREZIONALE

Uffici - Ravenna (RA), 2008
Progettazione, architettura e arredo uffici direzionali e amministrativi.

Il committente aveva l’esigenza di ricavare da un semplice capannone artigianale una serie di uffici operativi e direzionali, dove poter svolgere attività organizzative e amministrative in piena tranquillità.
Il nostro intervento si è sviluppato intorno all’eliminazione di una parte del tetto esistente, per ricavare un giardino interno dalle ampie vetrate a doppia altezza, portando la luce naturale in ogni parte dell’edificio.
Il progetto si sviluppa attorno al patio centrale. Al piano terra vi sono gli uffici operativi in openspace su doppio volume, all’interno del quale si affacciano gli uffici direzionali e un grande spazio relax nell’ammezzato.
Ingresso, reception e attesa sono stati pensati per proporre l’immagine professionale dell’azienda. Il percorso verticale di collegamento con il primo piano, comodo e da percorrere lentamente, passa attraverso il grande terrazzo luminoso per arrivare agli uffici di direzione, ampi, silenziosi e pieni di luce.
Sono stati utilizzati materiali di superficie piacevole ed elegante, dai colori chiari e dai toni caldi.
Le soluzioni tecniche sono pensate per non essere impattanti.
Il problema di illuminare le aree di lavoro con una luce adeguata anche normativamente, è stato risolto creando dei grandi pistilli dalle forme irregolari, che dal soffitto alto del doppio volume portano la luce ad una altezza adatta per il tipo di fonte luminosa scelta.
Lo spazio così creato è una composizione di ambienti aperti che sviluppano una serie di scorci prospettici sempre diversi fra loro ma bene integrati, a formare un corpo compatto e connotato con i valori aziendali.
Il patio chiuso sui quattro lati è stato progettato con un verde costruito da pochi e semplici elementi, per dare un senso naturale alla pausa.
Questo anonimo contenitore inserito in un contesto artigianale standard, racchiude all’interno un mondo semplice ma completamente diverso, elegante ed emozionale che racconta una storia fatta di cultura e passione.


PARQUET DIFFUSION

PARQUET DIFFUSION

COMMERCIALE
Show Room - Imola (BO), 2011
Progettazione, architettura e arredo specifico per esposizione del prodotto.

Questo showroom è ospitato nell’ex Mulino Santa Cristina in un volume in parte restaurato e in parte ricostruito, in sostituzione di vecchi silos in cemento originariamente destinati allo stoccaggio delle materie prime.
Il nostro intervento si è sviluppato nell’affiancare all’edificio esistente un nuovo volume che si differenzia per materiali e colori, ma che dialoga in modo coerente con il preesistente. L’obiettivo era fare del legno il protagonista assoluto, in modo volutamente non convenzionale per gli spazi commerciali, più vicino all’installazione che all’esposizione.
Il progetto è mirato alla conservazione dei tratti storici originali di estrazione industriale primo ‘900. Sono stati preferiti i colori scuri e come materiali complementari al legno, ferro nero e vetro, con superfici che raccontano la storia passata. Gli elementi nuovi sono stati introdotti in equilibrio con quelli esistenti, prevedendo un’integrazione morbida e lineare.
Gli ambienti ristrutturati accolgono gli spazi gestionali, direzionali e l’accoglienza, mentre esposizione, informazione e vendita sono concentrate nella zona di nuova costruzione. Quest’ultima è caratterizzata da tonalità chiare, grandi trasparenze e tagli di luce, il tutto per valorizzare il prodotto. Gli arredi sono realizzati su nostro disegno e ogni dettaglio è studiato per integrarsi al progetto architettonico, contribuendo in modo esplicito a caratterizzarne la definizione. La corte di pertinenza è pensata come ampliamento naturale dello showroom, le cui ampie vetrate completamente apribili ne evidenziano la funzione. Il verde è disegnato ma tutti i materiali sono naturali.


O' FIORE MIO HUB

O' FIORE MIO HUB

COMMERCIALE
Faenza (RA), 2019
Laboratorio e somministrazione prodotti lievitati
Progettazione, architettura di interni e arredo locale con somministrazione e consumo.

Il nostro progetto per ‘O Fiore Mio Hub parte da un’idea contemporanea di ristorazione veloce.
Un grande laboratorio di produzione a vista dal locale di somministrazione è arredato con i banchi per il pane e la pizza e il banco caffetteria.
Un’area tavoli e sedute dentro e fuori completa il concept di questo locale.
Lo abbiamo pensato per essere vissuto quotidianamente, per un grande afflusso di persone che lo vivono dalla colazione alla cena veloce.
Questo punto vendita doveva seguire un solco già tracciato dallo stile del laboratorio/negozio di Bologna: abbiamo quindi reso coerente lo spazio faentino con quello bolognese, inserendo un po’ della nostra sensibilità.
La grande parete decorata dall’illustratrice Monica Zani, scelta dal committente per caratterizzare i suoi locali, è integrata nei nostri colori e i materiali prediletti: ferro nero naturale e arrugginito per infissi e tende, resina marrone a terra, ferro grezzo legno e vetro per i tavoli, ferro verniciato chiaro e vetro per il banco, sedie da scuola in metallo verniciato grigio e legno chiaro, sotto ad un soffitto bicolore chiaro scuro.


GIARDINO SALICORNIA

GIARDINO SALICORNIA

COMMERCIALE
Cocktail bar e ristorante - Lido Adriano (RA), 2017
Progettazione, architettura del paesaggio e arredo spazi esterni.

Questo intervento nasce con l’obiettivo di creare un format dagli importanti caratteri culturali: dal naturalistico ambientale, all’eno-gastronomico del territorio, fino ad arrivare a valutazioni di carattere architettonico progettuale.
Il layout del progetto si è sviluppato intorno ad un concept raw, sviluppato sui valori della naturalità degli elementi, della semplicità e dell’eleganza.
Il locale si trova in un luogo particolare. Non è direttamente sull’arenile, ma in un vuoto di cerniera fra il mare e il costruito, in uno spazio indeciso che contiene in se’ il forte legame con il territorio. Non solo mare e sabbia, ma anche e soprattutto entroterra e tradizione.
Sono stati utilizzati tutti materiali naturali: il legno per i passaggi esterni e le pedane di sosta, la palladiana in pietra negli ambienti della somministrazione, gli intonaci a calce sulle pareti esterne degli edifici, un legno naturale ma protetto per il grande pergolato dal disegno geometrico. Infine il verde è assoluto protagonista, nelle essenze tipiche della sabbia con inserti di alberature ombreggianti di grande effetto, nelle velature di acqua su spacchi di pietra naturale e nei rampicanti lasciati liberi di disegnare lo spazio, rivestendo alcuni degli elementi architettonici.
Il concept si propone inoltre di recuperare modalità di lavoro del passato utilizzando alcuni materiali con ossidazioni, patinature e applicazioni che li rendano all’aspetto non solo più naturali, ma anche già consumati dal tempo con l’idea che tutto fosse già stato lì.
Infine il progetto si caratterizza per il forte impatto delle grandi strutture a nido in legno grigio senza trattamento, del ferro nerobluastro per parte degli elementi di arredo, i dei tessuti grezzi dai colori naturali e dai toni caldi.


VNT

VNT

RESIDENZIALE
Residenza privata di vacanza - Gabicce (PU), 2011
Progettazione, architettura e arredo di interni, ristrutturazione edificio abbandonato

L’edificio originario era parte di un complesso edificato alla fine degli anni ’70, composto da due livelli, ricavato da uno scavo di parete rocciosa eseguito per la realizzazione di strutture di consolidamento in cemento armato.
Gli ambienti mai utilizzati e lasciati all’incuria del tempo risultavano malsani e in parte pericolanti, ma inseriti in una zona paesaggistica di grande rilievo all’interno del Parco Naturale di Monte San Bartolo.
Il nostro intervento si è posto l’obiettivo di risanare le strutture e nello stesso tempo ricavare una piccola casa per le vacanze aperta sul paesaggio circostante, nell’idea di creare un cono visivo verso l’orizzonte, ricostruendo una parte della montagna, in costante dialogo con la natura circostante.

Il progetto parte dall’idea di utilizzare il piano rialzato come abitazione e quello inferiore per tutti i servizi. I due livelli sono in parte incassati nel terreno roccioso, ma entrambi si affacciano sul parco. Abbiamo privilegiato il livello superiore in cui attraverso le ampie vetrate inclinate e scorrevoli è possibile vedere il mare, con uno spazio unico adibito a zona giorno completamente affacciato sul verde.
I materiali usati sono tutti naturali: il legno negli ambienti interni, gli intonaci a calce schiacciati e strappati, i grandi infissi in ferro verniciato, le finiture interne in ottone anticato e legno invecchiato.
Infine la luce, usata come materiale da costruzione, è posizionata in modo tale da sottolineare la semplicità delle architetture creando effetti emozionali.


CST

CST

RESIDENZIALE
Residenza privata - Faenza (RA), 2013
Progettazione, architettura e arredo di interni, ristrutturazione con ampliamento.

L’edificio era in origine una casa colonica presente nelle mappe in data antecedente al 1938, con un vincolo tipologico e l’obbligo di mantenere intatti tutti gli elementi che lo caratterizzavano: semplici cornici del tetto, piccole e senza sporto, imbotti delle finestre di dimensioni ridotte, soprattutto a nord, telai stretti e molto vetro per fare entrare più luce naturale possibile, colonne in mattoni con cornici e basamenti poveri, pochi e semplici camini, nessun decoro, intonaci a calce e colori tenui.
Il nostro intervento si pone come obiettivo quello di mantenere l’aspetto degli edifici più simile possibile all’originale, inserendo tecnologie e sistemi costruttivi contemporanei. Un esempio fra tutti è la creazione del tetto ventilato mantenendo leggero e povero l’aspetto tradizionale. Abbiamo semplicemente invertito gli elementi: facendo uscire i travetti di ventilazione come fossero elementi strutturali, che invece rimangono internamente più bassi, l’aria filtra attraverso i fori posti fra un travetto e l’altro.
Per quanto riguarda invece l’ampliamento abbiamo adottato esattamente il criterio opposto, quello cioè di far vedere volutamente l’intervento contemporaneo utilizzando forme semplici, linee pure e molta trasparenza.
Abbiamo voluto far convivere e dialogare queste due visioni opposte, convinti che potessero comporre una totalità armonica, enfatizzando il rapporto con l’ambiente circostante: con il giardino pensato per sembrare il più naturale possibile, e con il profilo del verde e delle colline circostanti.
I materiali usati sono tutti naturali: pietra per i passaggi esterni, legno negli ambienti interni, intonaci a calce. I pannelli di isolamento all’interno delle pareti sono in fibra di legno, usati, come nostra consuetudine, per quello che sono. Per i pavimenti abbiamo scelto un grès semplice, senza effetto pietra o legno, mono blocco in pastina di cemento colorata ed inerte strutturale, levigato in opera. Per gli infissi abbiamo chiesto al produttore di riprodurre la tipologia di profilo originale in legno verniciato, utilizzando acciaio verniciato per i grandi infissi, e ottone anticato per le finiture interne.
Abbiamo cercato infine di recuperare tecniche tradizionali di lavorazione riproponendo alcuni materiali con ossidazioni, patinature e applicazioni che li rendessero non solo più naturali ma anche già consumati dal tempo, con l’idea che tutto fosse già lì.
Abbiamo utilizzato la ruggine nella grande struttura frangisole e il legno grigio senza trattamento per i pannelli, il ferro nerobluastro per le inferriate e altri elementi, l’ottone anticato e brunito per alcune finiture interne, l’intonachino schiacciato e strappato in gran parte delle pareti interne.

Intervenire su un edificio come questo, significa per noi progettare con semplicità e senso dell’equilibrio, sottrarre anziché aggiungere, ripulire dagli eccessi sedimentati nel tempo, integrando tutto delicatamente attraverso una progettazione contemporanea ma rispettosa dei fondamenti storico tipologici.
Abbiamo progettato per sottrazione, aggiungendo unicamente quello che serve, ma senza essere sfacciati ed invasivi.